«Una nuova Legge Speciale che non sia elemosina»

Domenica 21 Dicembre 2014
«È stato commissariato il Comune ma non la dignità della città. La prima sfida, che porteremo avanti anche con i nostri parlamentari, è correggere la distorsione emersa con il patto di stabilità. Poi, attraverso il nostro programma, riconosceremo a Venezia la sua importanza». Con queste parole il segretario comunale Emanuele Rosteghin ha dato il via alla presentazione dei punti programmatici emersi dagli Stati generali del Pd. Aperto dal tema «trasparenza e legalità», con il programma spunta un'anteprima delle regole per i candidati del centrosinistra: «Primarie nel segno della sobrietà - spiega Monica Sambo della segreteria comunale - ogni candidato può spendere non più di 10 mila euro, e il contributo massimo a persona è di mille euro. Inoltre, c'è il divieto a ricevere contributi da chi ha avuto appalti dal Comune o da altri enti operanti nel territorio comunale».
Poi la presentazione del programma prosegue con i temi «risorse» e «nuova legge speciale». «Vogliamo ridurre l'imposizione fiscale, in particolare per i rifiuti, partendo dalle aziende e adeguandola all'effettivo consumo - aggiunge Rosteghin - Inoltre vogliamo una nuova Legge Speciale che non sia un'elemosina ma il riconoscimento di maggiori competenze». Tra i punti, anche la rotazione degli incarichi dirigenziali, un nuovo sistema per le partecipate, ma anche due nuovi disegni per centro storico e terraferma: con un centro più vivo a Mestre e il decentramento dei flussi turistici a Venezia. «Un programma quadro che va precisato - aggiunge il sottosegretario Pier Paolo Baretta - ora ci vuole una coalizione che se ne assuma la responsabilità». Dagli esponenti del Pd in Regione arrivano proposte di collaborazione: «Alcuni temi, come porto e aeroporto, sono strategici anche per il Veneto e l'intero Nordest - sottolinea il consigliere regionale Bruno Pigozzo - Quindi per i prossimi sviluppi ci potrà essere il contributo del Pd regionale». Soddisfatto anche il candidato «esterno», Giovanni Pellizzato: "È però necessario premere l'acceleratore. A me sta a cuore il ripopolamento di Venezia anche dal punto di vista delle attività economiche, non c'è tempo da perdere. (m.fus.)
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