«Dopo il Tar resta solo il progetto De Piccoli»

Domenica 2 Agosto 2015
«La sentenza sul canale Contorta Sant'Angelo emessa lo scorso 20 luglio dal Tribunale amministrativo regionale per il Veneto conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: con essa il progetto dell'Autorità portuale non esiste più, e per questo nemmeno necessita di essere ritirato. Alla luce del pronunciamento del Tar, la variante Tresse Sud-canale Vittorio Emanuele incontrerebbe tanti intoppi quanto l'idea originale, se non peggio. Il sindaco Luigi Brugnaro continua a sostenerla? Presenti un progetto del tutto nuovo».
Duplice affondo di Armando Danella e Luciano Mazzolin dell'Associazione Ambiente Venezia nei confronti dell'Autorità portuale e dell'Amministrazione comunale. Che ieri, nel commentare con l'avvocato Paolo Seno la sentenza del Tar sul progetto di scavo del canale Contorta, hanno annunciato per lunedì l'invio della stessa al premier Matteo Renzi e ai ministri Galletti, Franceschini e Del Rio, «affinché siano informati dei fatti e prendano le necessarie decisioni nel merito».
«Il Governo può unicamente prendere atto che l'opera non esiste dal punto di vista progettuale - hanno detto Danella e Mazzolin - E dal momento che all'esame della Commissione Via c'erano solo le ipotesi Contorta e De Piccoli-Duferco alla bocca di porto di Lido, si proceda con l'approfondimento di quest'ultima. Se a Brugnaro non piace, non si limiti alle esternazioni a mezzo stampa ma produca una delibera, che ad oggi non c'è e come deve fare un sindaco in circostanze del genere».
La possibilità di un'impugnazione della sentenza davanti al Consiglio di Stato, poi, non sembra preoccupare granché i rappresentanti di Ambiente Venezia: «Vedremo se avranno il coraggio di farlo - hanno commentato i due - Resta inteso che fino a un pronunciamento definitivo, il progetto Contorta non potrà andare avanti. E dal momento che il tempo stringe, il Governo potrebbe prendere una decisione in materia indipendentemente dall'esito, perché la partita si è fatta squisitamente politica. Infine, non va sottovalutato l'aspetto costi - hanno concluso Danella e Mazzolin - Chi si sobbarcherà quelli del progetto bocciato? E quelli sul Vittorio Emanuele? Anche qui va fatta chiarezza. A tale scopo interesseremo la Corte dei conti, per eventuali danni erariali».
Vettor Maria Corsetti

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