Vitalizi, c'è il via libera ai "tagli"

Venerdì 30 Gennaio 2015
TRIESTE - Via libera dalla 5. Commissione del Consiglio regionale alla proposta di legge trasversale (ad eccezione del Movimento 5 Stelle che si è astenuto) che riduce l'entità degli assegni vitalizi in godimento da prima del 2013 (anno in cui il beneficio è stato cancellato).
Scartato (ma i grillini lo riproporranno in Aula la prossima settimana, sotto forma di emendamenti) il provvedimento targato 5 stelle che punta a rendere l'assegno misurato alla contribuzione, come avviene per le forme pensionistiche normali: «La nostra proposta - ha affermato Elena Bianchi - vuole riportare giustizia ed equità, nessun cittadino matura il diritto a nessuna forma pensionistica prima di 20 anni di versamenti e la percepisce prima del 66esimo anno d'età. State prendendo in giro i cittadini e se ne sono accorti - ha aggiunto la grillina -; poi non domandatevi per quale motivo la gente non vota e si disaffeziona alla politica».
«Senza la politica non si va da nessuna parte - ha reagito Roberto Dipiazza (Ar) -; è sbagliato gettare via tutto alle ortiche, denigrare il sistema non ci porterà da nessuna parte».
E se gli ex consiglieri oppongono resistenza annunciando ricorso, le forze politiche tirano dritto. Nessun emendamento "limerà" i tagli previsti (da un minimo del 6 ad un massimo del 15% per scaglioni di importo, nessun taglio al di sotto dei 1.500 euro) e validi fino al 30 giugno 2018.
Sì all'anticipo dell'assegno, ma con una penalizzazione del 2,5% per ogni anno del quinquennio. In presenza di cumuli con un vitalizio erogato dal Parlamento europeo o nazionale le percentuali di riduzione aumentano: dal 9 al 22,5%. Inserita l'opzione di scelta (favorevoli anche i grillini) tra il vitalizio e l'indennità da presidente, vicepresidente o amministratore delegato di enti o società che si rifanno alla Regione.
Si stabilisce che gli eredi saranno i coniugi, ma non più anche i conviventi e i figli sino al 18esimo anno di età e non il 26esimo.
«C'è stata una presa di coscienza collettiva» ha ricordato Paride Cargnelutti (Ncd), che sarà relatore unico in Aula, ponendo l'accento sulla «dignità della politica». Ma il testo codifica anche la disposizione che prevede venga effettuata la trattenuta (circa 150 euro per ogni giorno di assenza dalla Commissione e dall'Aula) sul rimborso delle spese di esercizio, nel caso il consigliere sia assente per malattia. Allungati da 6 a 10 mesi i termini per la restituzione del vitalizio in contanti agli ex che ne hanno fatto richiesta.
In Aula anche un emendamento sul personale dei gruppi: se un dipendente ha un rapporto di lavoro part time a tempo determinato può svolgere una seconda attività.
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