"Sin" perimetrati senza elementi scientifici per avvalorarli

Venerdì 31 Ottobre 2014
(E.V.) «Ovunque i Sin venivano perimetrati su base cautelativa, a prescindere da elementi scientifici che giustificassero la cautela, principio strumentalizzato al solo fine di creare il business delle opere di caratterizzazione ed analisi senza alcuna finalità di reale bonifica tant'è che, salvo un piccolo Sin di Fidenza, nessuno degli altri 56 a distanza di oltre 15 anni è stato compiutamente caratterizzato né tantomeno bonificato».
È quanto emerge nell'ambito dell'inchiesta romana su un giro colossale di denaro innescato dal sistema delle bonifiche, costruita intorno a quella avviata ancora nel 2012 dal pm friulano Viviana Del Tedesco condotta con i Carabinieri del Comando provinciale di Udine. E allargatasi via via al sistema delle transazioni ambientali adottate nel Sin di Porto Marghera a Venezia, fino a coinvolgere anche gli apparati della capitale. Condotta sempre con il supporto investigativo dei Militari dell'arma dei carabinieri del capoluogo friulano e dalla Guardia di Finanza di Roma. Il meccanismo, scrive ancora il pm Galanti, «per impulso del Ministero dell'Ambiente, veniva replicato su tutto il territorio nazionale».(((viottoe)))