TREVISO - (m.f.) «Il piano di vendite dell'Ater va fermato». A lanciare l'allarme è Alessandra Gava, segretaria del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari. «Siamo di fronte a un'emergenza abitativa senza precedenti - spiega - non è possibile pensare di far cassa cedendo abitazioni vecchie, bensì bisogna assegnare tutte quelle vuote». Tra quelle finite sul mercato e quelle non a norma ci sono ben 600 case popolari che oggi sono sfitte. Dal canto suo l'Ater ha chiarito che senza le vendite non ci sarebbero i soldi per adeguare gli alloggi più recenti. «Ma quando abbiamo eroso il patrimonio cosa facciamo? - chiede Gava rispondendo a Fanton - vero che per mettere a norma alcune abitazioni servono anche 50 mila euro, intanto però si potrebbero assegnare quelle che richiedono interventi ben più modesti facendo realizzare i lavori agli inquilini e poi scalando l'importo dall'affitto. A Milano lo stanno già facendo». La situazione è esplosiva. «Quest'anno si supereranno i 100 sfratti nella sola Treviso - conclude il Sunia - siamo contro le occupazioni e ci battiamo per la legalità, ma si deve trovare un modo per rispondere alle necessità di chi è disperato. Anche attraverso accordi di microcredito con la Caritas o con privati».(((favarom)))
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".