Sbarcano 26 profughi stavolta hanno un tetto

Mercoledì 6 Maggio 2015
Si torna a parlare di profughi. Ma questa volta la Prefettura è pronta a fronteggiare l'emergenza senza dover bussare alla porte dei comuni per sentirsi rispondere che nessuno ha un posto per l'accoglienza. Ieri sera sono arrivate 26 persone che chiedono asilo in Italia. Tutti africani recuperati in pieno Mediterraneo dalla Marina Militare e portati in salvo a poca di distanza da Ragusa. In corriera sono stati trasportati a Marghera, poi sono arrivati in Questura per l'identificazione e infine sistemati in venti al dormitorio comunale di via Pasubio, mentre sei donne hanno proseguito verso il centro d'accoglienza di Vittorio Veneto. Tutto si è svolto con grande tranquillità, perfettamente pianificato dalla Prefettura in accordo con l'amministrazione trevigiana: «Abbiamo spostato il seggio elettorale previsto alle ex scuole Marconi, ora diventate dormitorio pubblico, proprio per poter accogliere i profughi nei periodi d'emergenza -spiega l'assessore al sociale Liana Manfio- La Prefettura ci ha avvisato dei nuovi arrivi e ha allertato anche la cooperativa che si occupa dell'assistenza. Li ospiteremo fino a quando non verranno trovate sistemazioni alternative». Ma non finisce qui. Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo di un altro contingente di 21 migranti. Per loro però si sta ancora cercando una soluzione, mentre la Prefettura di Venezia avvisa che ogni provincia veneta dovrà attrezzarsi per accogliere almeno 80 nuovi profughi. A Treviso si sono messi in moto. La Prefettura ha emanato un nuovo bando, il secondo dall'inizio dell'anno, per trovare una struttura ricettiva da trasformare in centro di prima accoglienza: «Tale bando -specificano da piazza dei Signori- segue altri già emanati in precedenza ad esito dei quali, peraltro, si era ottenuta un'offerta di posti inferiore al fabbisogno. L'attuale procedura è stata avviata per garantire l'accoglienza di un contingente di 740 persone». Il bando è aperto a enti pubblici e strutture alberghiere. Al primo avevano risposto solo due ditte private. La Prefettura adesso si sta muovendo a 360 gradi. In questi giorni si sta prendendo in esame la possibilità di utilizzare uno stabile di Mogliano, l'ex Selene, che potrebbe ospitare una trentina di persone alla volta e sarebbero in corso trattative. Sembra invece tramontare l'ipotesi di utilizzare l'ex caserma Serena tra Casier e Treviso: dopo i primi sondaggi è stato deciso di tenere l'uso di ex caserme e tendopoli come ultima soluzione da mettere sul tavolo quando non sono più praticabili altre strade.(((caliap)))
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