Pestato dal branco: otto denunce

Domenica 30 Agosto 2015
Hanno un nome e un volto gli aggressori di Alessandro Greguoldo, il 26enne vicino al collettivo Ztl Wake Up, pestato la notte di Ferragosto in piazzetta Monte di Pietà. A meno di due settimane dall'episodio di violenza in pieno centro, la Questura ha chiuso le indagini e denunciato i responsabili: si tratta di otto giovani appartenenti, a vario titolo, a Forza Nuova: simpatizzanti, militanti, ma -alcuni di essi- anche con un ruolo di rilievo a livello locale nel movimento di estrema destra. Tutti trevigiani, tutti con un'età compresa tra i 25 e i 35 anni. Qualcuno con precedenti di polizia, per fatti tipici di un certo radicalismo politico. Ora dovranno rispondere di minacce gravi e lesioni in concorso. La matrice politica della rissa, del resto, è stata chiara fin dall'inizio. A indirizzare gli inquirenti è stato anzitutto il racconto della vittima, che ha riconosciuto diversi componenti del gruppetto. Alla sua, si sono poi aggiunte anche le testimonianze di altri presenti e, soprattutto, decisive sono state le immagini di varie telecamere a circuito chiuso attive nei pressi del locale Cloakroom, all'esterno del quale era avvenuto lo scontro. Gli agenti della Digos nei giorni scorsi hanno effettuato anche perquisizioni nelle abitazioni dei soggetti coinvolti. Greguoldo aveva subito una frattura al setto nasale e altri traumi, per una prognosi di trenta giorni.
«Un reato oggettivamente grave, che ha trovato una risposta pronta -sottolinea Gianfabrizio Migliorini, dirigente della Digos- Il breve tempo in cui è stata conclusa l'attività investigativa dimostra come simili episodi non verranno, in nessun caso, lasciati cadere, senza badare ovviamente al colore politico dei protagonisti». Nel corso della rissa era rimasta ferita anche una ragazza intervenuta in soccorso a Greguoldo. Strattonata ripetutamente, anche lei è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso.
L'episodio aveva generato un clima di tensione in città con le accuse di Ztl rivolte non solo alle frange più violente della destra cittadina ma anche alle forze dell'ordine che, secondo gli esponenti del collettivo, poco o nulla stavano facendo per individuare gli aggressori. In realtà la polizia stava lavorando su imamgini e testimonianze. E la resa dei conti è puntualmente arrivata.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci