Marea di Penne nere sfilano mille tricolori

Lunedì 25 Maggio 2015
NERVESA - Oltre mille alpini in sfilata con gagliardetti, bandiere tricolori, suoni di bande (Montebelluna e Nervesa), ieri per il momento clou del raduno della sezione Ana di Treviso, caratterizzato in questo centesimo anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia, dall'inaugurazione della sede dei gruppi di Bidasio e Nervesa in Zona industriale. Un edificio dalle eleganti linee architettoniche e interni funzionali fra piano terra e primo piano, costruito dagli stessi alpini all'insegna del consueto (cioè gratuito) volontariato: in questo caso, di un migliaio di ore, come sottolineato dai capigruppo Sergio Furlanetto e Gianni Piotto, preceduti nel saluto, dal sindaco Vettori, che ha sottolineato la necessità di allontanare le cause dei conflitti e superare le difficoltà (anche quella economica del momento) con coesione sociale, unione e fratellanza, sull'esempio degli Alpini. Il presidente sezionale Raffaele Panno ha posto l'accento a sua volta sulla compattezza delle Penne Nere trevigiane, quelle del Grappa, del Piave e del Montello, testimoni di valori e di uno stile di vita che parlano di solidarietà, tutela dell'ambiente, conservazione della memoria.
Nuova sede comune di due gruppi come senso dell'unità esistente fra gli alpini, da parte sua ha voluto avvertire il presidente nazionale dell'Ana Sebastiano Favero, che ha poi osservato come dopo la rotta di Caporetto (1917) e la resistenza proprio in questo territorio, gli italiani capirono di essere veramente insieme, dalle Alpi alle isole. E nel 1919 nacque l'Ana, il cui significato, anche oggi, è riassunto in tre parole «Per non dimenticare». Gli Alpini sono sempre stati "soldati col cuore", cioè combattenti ma sempre pronti ad aiutare chi ha bisogno, anche adesso, nelle operazioni internazionali, animati da senso di giustizia e da senso del dovere, quel dovere che viene prima dei diritti, come si imparava al tempo della leva obbligatoria, e fosse vero, ha concluso Favero, la si facesse tornare, magari anche soltanto per qualche mese.
Dono del tricolore da parte di Panno ai due gruppi, alzabandiera, benedizione e taglio del nastro, i momenti conclusivi di una giornata apertasi con la messa in piazza e il sorvolo di tre aerei «storici» della Jonathan Collection Zanardo.
Attimi di paura alla cerimonia per il malore si un alpino. Ma non si è trattato di nulla di grave e l'emergenza è presto rientrata.
Giovanni Lugaresi

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