TREVISO - (mf) «Un sistema omertoso degno della mafia». Usa parole pesanti come pietre Oscar Borsato (nella foto), esponente dell'esecutivo del Pd della Marca, per commentare il comportamento di politici e dirigenti davanti all'esplosione del caso del centro disabili fantasma all'ex Disco Palace. Lui, costretto in una sedia a rotelle, non ci sta: «Non voglio fare nomi: sarà la magistratura a dimostrare l'irregolarità del malversato - mette in chiaro - ma al di sopra dei nomi devo profondamente dichiarare la mia completa indignazione per quanto accaduto sia come persona disabile che come cittadino veneto». Ed è per questo che invoca la ribellione da parte delle associazioni che ogni giorno, a fatica, danno una mano alle persone in difficoltà. «È giusto che il mondo del volontariato inizi ad alzare la voce contro questo sistema senza controlli - conclude riferendosi ai 3,4 milioni assegnati dalla Regione alla cooperativa Cà della Robinia - . Oltre che il futuro, i colpevoli di questi gesti, hanno tolto la forza di protestare, ma sarebbe giusto e sacrosanto che ogni associazione manifestasse contro lo scempio accaduto».
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