TREVISO - (Ro) «No non è lui che mi ha aggredita e rapinata», colpo di scena, ieri, nel processo al 36enne Raffaele Naccari, originario di Torino, ma conosciuto anche nel Trevigiano. La vittima del colpo, una pensionata di Treviso, non lo ha riconosciuto. L'accusa di rapina si è così sciolta come neve al sole e Naccari è stato assolto con formula piena.
Nella primavera del 2011 l'imputato, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe cercato insistentemente di vendere alcune bustine di profumo a un'anziana, appena uscita da un negozio del centro di Treviso. L'anziana aveva detto no a quell'assillante richiesta di denaro. Poi, sfinita, si era convinta ad aprire il portafoglio, prendendo 10 euro. Troppo pochi per il venditore che, infastidito, aveva spintonato l'anziana. La pensionata, impacciata dalle borse della spesa, non era riuscita a reagire, così il venditore-rapinatore era riuscito a grattarle un piccola somma.
Le successive indagini avevano permesso ai carabinieri di risalire a Naccari, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, ritenuto l'auto dell'aggressione. Il 36enne, assistito dagli avvocati Benedetta Bocchini e Silvia Biscaro, è così finito a processo per rapina.
Nella primavera del 2011 l'imputato, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe cercato insistentemente di vendere alcune bustine di profumo a un'anziana, appena uscita da un negozio del centro di Treviso. L'anziana aveva detto no a quell'assillante richiesta di denaro. Poi, sfinita, si era convinta ad aprire il portafoglio, prendendo 10 euro. Troppo pochi per il venditore che, infastidito, aveva spintonato l'anziana. La pensionata, impacciata dalle borse della spesa, non era riuscita a reagire, così il venditore-rapinatore era riuscito a grattarle un piccola somma.
Le successive indagini avevano permesso ai carabinieri di risalire a Naccari, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, ritenuto l'auto dell'aggressione. Il 36enne, assistito dagli avvocati Benedetta Bocchini e Silvia Biscaro, è così finito a processo per rapina.
