In guardia: «Attenti alla legge»

Domenica 1 Febbraio 2015
TREVISO - (a.zamb)«È positivo che il cittadino si faccia parte attiva e non si chiuda in una sorta di passività davanti all'evento delittuoso ma è importante che rimanga nell'ambito della legalità». Il questore di Treviso, Tommaso Cacciapaglia, interviene sugli ultimi episodi di cronaca: le ultime scorribande dei ladri, finite con i residenti che lanciano pentole e bastoni a Canizzano, e con i banditi che lanciano i sassi contro i padroni di casa a Sant'Angelo, in un clima che con il passare dei giorni diventa sempre più esasperato e teso.
«In casi come questi - sottolinea il numero uno della questura - è bene che si concretizzi una tempestiva collaborazione con le forze dell'ordine istituzionalmente preposte alla prevenzione e al contrasto di questi crimini e i cittadini non prendano la via della giustizia fai da te». Il capo della questura spiega che, oltre ad esserci rischi per l'incolumità, ci sono anche quelli dettati dalle leggi. «La giustizia fai da te - avverte Cacciapaglia - può esporre i cittadini a responsabilità penali». Parole simili erano state usate poche ore prima anche dal comandante provinciale dei Carabinieri, Ruggiero Capodivento, che aveva spiegato come i rischi di affrontare i banditi siano eccessivi e sia quindi consigliabile procedere chiedendo aiuto ai numeri d'emergenza. Una maggiore collaborazione tra cittadino e istituzioni potrebbe rivelarsi determinante come è successo ad esempio nel caso dei tre banditi bloccati a Vittorio Veneto dal commissariato di Conegliano e sospettati di aver messo a segno una serie di furti ai danni di alcune abitazioni private nella Sinistra Piave. «Il dispositivo di controllo del territorio contro i reati predatori - assicura il questore - ha avuto un notevole incremento. E i risultati non si sono fatti attendere. Il triplice arresto del commissariato di Conegliano è già stata una risposta significativa e tempestiva a quella che è un'esigenza primaria della cittadinanza».

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