Goldin a S. Caterina Il sindaco: «Così rinascerà il museo»

Sabato 31 Gennaio 2015
TREVISO - (P. Cal.) Giovanni Manildo sventola un dato: nel 2012 a Santa Caterina (nella foto) sono si sono presentati 6000 visitatori. Nel 2013 e nel 2014 è andata un po' meglio, ma non si è arrivati a 10mila biglietti staccati in dodici mesi, tenendo conto ovviamente delle scolaresche. Nel 2003 e nel 2004, il periodo d'oro delle mostre di Marco Goldin a Casa dei Carraresi i numeri sono stati diversi: il museo civico ha vissuto di luce riflessa arrivando a 15mila visitatori nel 2003, 13.500 nel 2004. Manildo quindi osserva: «È fondamentale aumentare la visibilità e la conoscenza del nostro museo, seimila visitatori sono pochissimi. Santa Caterina è bellissima e merita di essere valorizzata». Detto questo, entra nuovamente in ballo la variabile-Goldin.
Manildo, dopo giorni di polemiche, vuole fare un po' di chiarezza. E intende farlo adesso, con argomenti concreti in mano e non con semplici supposizioni o pareri. E quindi annuncia: «Assieme all'assessore alla Cultura abbiamo predisposto la risposta alla lettera aperta firmata da associazioni e cittadini. Mercoledì faremo una riunione di maggioranza dedicata all'argomento e a seguire ci sarà un'assemblea pubblica per spiegare il grande progetto culturale che abbiamo in mente». Il sindaco usa toni rassicuranti. I lavori previsti a Santa Caterina non saranno invasivi, andranno a migliorare le sale destinate ad essere svuotate dai capolavori dell'800 e '900 che torneranno al Bailo; ribadisce che, anche durante la mostra di Goldin, le collezioni di Santa Caterina rimarranno visitabili e in grande evidenza, e che l'attività didattica non sarà sospesa. E non solo: tra la fine del 2015 e i primi mesi del 2016 aprirà anche l'ex chiesa di San Gaetano, dove verrà esposta la collezione Salce. Infine capitolo autorizzazioni: «Abbiamo fatto la richiesta per i pareri dei Beni archeologici e Storico-artistici. E poi precisiamo che non è un problema se non sarà possibile chiudere il chiostro piccolo: se non si può fare, non si farà».

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