Banditi a S. Angelo: trovati auto e soldi

Martedì 25 Novembre 2014
TREVISO - (an.zam.) È stata ritrovata l'auto usata nella rapina di Sant'Angelo. I malviventi hanno «dimenticato» all'interno quasi metà della refurtiva.
Gli investigatori lo avevano detto subito. «È stata una rapina anomala» e con il passare delle ore continuano a emergere i lati oscuri di quell'assalto andata a segno giovedì scorso in via Plinio il Vecchio a Treviso. A farne le spese era stata la moglie del titolare, una 72enne, che si trovava dentro il capannone e che è stata immobilizzata dai banditi. Puntandole una pistola i rapinatori le hanno fatto vivere istanti di terrore. Con del nastro adesivo da elettricista le hanno bloccato i polsi e le caviglie fino a quando non è riuscita a liberarsi, pochi minuti dopo, e a chiedere aiuto alla figlia e al marito che sono accorsi increduli. Il furto dell'auto, un'Alfa 159, con cui i banditi si sono dileguati secondo il dirigente della squadra mobile, Enrico Biasutti, non era stato pianificato.
«È come se ad un certo punto della rapina, vedendo le chiavi sopra il tavolo, avessero deciso di prendere anche l'auto - aveva spiegato 24 ore dopo il blitz dei banditi - Al primo diniego della donna i rapinatori hanno cambiato atteggiamento prendendo solo quello che c'era sopra il tavolo». Sedicimila euro in monetine, ritirate dal giro di controllo delle varie slot che l'azienda noleggia. Parte del bottino della «World games» i banditi lo hanno però lasciato in auto. All'interno dell'abitacolo sono stati ritrovati 3mila euro in monetine mentre nel bagagliaio c'erano altri 7500 euro che forse i rapinatori non hanno mai scoperto. La macchina è stata notata, nei pressi di via Montegrappa, da un passante che sabato notte ha dato l'allarme. In pochi istanti le volanti della polizia sono arrivate sul posto scoprendo che un sacchetto di monete era scivolato sotto il sedile e che i soldi nel bagagliaio non erano stati toccati. Nulla di più probabile che la ragione della loro fretta vada ricercata nel passaggio di qualche pattuglia della polizia. La questura, del resto, dista poche decine di metri dal luogo dove l'Alfa è stata abbandonata.

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