Aiuti comunali all'onlus dei furbetti

Lunedì 26 Gennaio 2015
Sul banco alimentare ora scoppia anche la bufera politica. Le denunce dei carabinieri contro i cugini Roberto e Flavio Zambon, i vertici della onlus sostanzialmente accusati di aver venduto a ristoranti parte delle donazioni di cibo destinate ai più bisognosi, hanno scatenato un vespaio. Perché l'associazione "Una mano tesa per aiutare" operava ormai da 5 anni negli spazi comunali delle ex scuole di via Santandrà senza uno straccio di convenzione con il municipio. Nonostante collaborasse pure con i servizi sociali. Anzi, il gruppo era arrivato a Ponzano nel 2010 di fatto su invito. «Ho conosciuto Flavio quando ero segretario comunale di Forza Italia e lui presidente del club dello stesso partito -spiega l'ex vicesindaco, Antonello Baseggio- Aveva una onlus che lavorava a Treviso e gli ho detto che se voleva gli avrei riservato uno spazio nella casa delle associazioni di Ponzano in cambio della donazione di pacchi alimentari ai residenti segnalati dai servizi sociali». Così è andata. Ma senza che nulla venisse messo nero su bianco. Se non i contribuiti elargiti dal municipio: oltre 6 mila euro, per varie attività, nell'ultimo anno e mezzo. «Ora sono deluso -ammette Baseggio- spero venga chiarito tutto in fretta per salvaguardare l'immagine del Comune e quella di chi si è impegnato onestamente. E spero che l'attività del centro possa continuare». Solo il 15 gennaio la giunta Bianchin ha discusso una convenzione con la onlus. Prima della firma, però, sono arrivati i carabinieri. «L'attuale giunta stava facendo quello che avrebbe dovuto fare la precedente di Granello 5 anni fa: siglare un accordo per permettere al Comune di vigilare -punge Claudio Niero, ex sindaco oggi consigliere regionale del Pd- Aver assegnato uno spazio pubblico senza una convenzione rende per lo meno debole l'operato dell'amministrazione. Ponzano non merita di finire sotto i riflettori per cose del genere». E anche i grillini puntano il dito contro la gestione della vicenda: «Abbiamo assistito al susseguirsi degli eventi -conclude Ambra Biondo- chiedendoci se dietro a tutto non ci fosse soprattutto una strumentalizzazione diretta da "consorterie" politiche contro fazioni avversarie che, apprendiamo ora, celavano addirittura condotte illegali contro l'interesse delle persone in condizioni di bisogno». Un vespaio, appunto.(((favarom)))

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