«Ci hanno preso tutto» telefonata choc alla figlia

Venerdì 21 Novembre 2014
TREVISO - (an.zam) «Aiuto, aiuto. Corri, mi hanno legata e rapinata. Hanno portato via tutto, anche l'auto di papà». È stato questo il tenore della telefonata che Bruna Silvestri ha fatto alla figlia. «Prima mi hanno puntato una pistola -ha raccontato- poi con del nastro adesivo da elettricista mi hanno legata e dopo aver raccolto alcuni sacchetti di monetine sono scappati con l'auto di mio marito». Bruna, moglie del titolare del deposito, ha raccontato agli inquirenti parecchi particolari sulla dinamica della rapina e sugli interminabili attimi nei quali è rimasta ostaggio dei banditi. Attimi di autentico terrore, tantopiù che non essendo nelle condizioni di poter reagire e dato che il colpo era stato pianificato perchè fosse fulmineo, l'aggressione e le precauzioni prese legando Bruna alla sedia hanno solo una spiegazione: i rapinatori volevano mettere parecchia strada fra sè e il luogo dell'irruzione, prima che scattassero le ricerche. «È la prima volta che subiamo una rapina ed è un'esperienza incredibile -ribadisce ancora sotto choc la figlia- Sono arrivata pochi minuti dopo che mia madre era riuscita a liberarsi le mani ma ormai dei banditi non c'era traccia». L'attività del World Game va avanti da parecchi anni e non ci sono mai stati incidenti. «C'è solo da augurarsi che vengano presi e che rimangano dentro un bel po' -confessa ancora la figlia di Bruna Silvestri- Subire un furto in casa è fastidioso. Essere legati dai banditi è ancora peggio. Per fortuna -conclude- non le hanno fatto del male e lei comunque non si è mai persa d'animo». Ma intanto l'episodio ribadisce che non si è più al sicuro nè in centro, nè in periferia, nè di giorno, nè di notte. Molti trevigiani, vittime e non dei banditi, l'hanno capito da tempo.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci