Primo passaggio ieri in aula per la convalida dell'arresto che era stato operato nei giorni scorsi dai carabinieri della stazione di Rovigo a carico di Alessandro Toffanin, 50 anni, imprenditore edile di Este, accusato di atti persecutori a carico della ex compagna, una rodigina di 47 anni residente in città. I carabinieri, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avevano cominciato a interessarsi alla vicenda dopo ripetute richieste di intervento della donna, tutte presentate negli ultimi giorni di luglio. Logico quindi che l'attenzione degli investigatori sulla vicenda fosse molto alta. Lo sviluppo investigativo si era poi verificato nella serata di venerdì, subito dopo che era stata presentata da parte della vittima dei presunti atti persecutori l'ultima querela ai carabinieri. Il 50enne sarebbe stato infatti colto dai militari, impegnati in un controllo, mentre si trovava in prossimità dell'abitazione della donna. Sentita anche la Procura, nella persona del sostituto Fabrizio Suriano, per l'uomo era scattato l'arresto. L'udienza di convalida si è celebrata di fronte al giudice Silvia Varotto del Tribunale di Rovigo. La sentenza, che arriverà nell'ambito del processo per direttissima, come sempre avviene nei casi di arresto frutto di una contestata flagranza, arriverà alla prossima udienza. Da parte della difesa dell'imprenditore 50enne c'è comunque la fiducia di ricontestualizzare i fatti che al momento sono contestati all'uomo, così da smontare la ricostruzione accusatoria.
Intanto, ha ottenuto che il 47enne esca dal carcere.
Intanto, ha ottenuto che il 47enne esca dal carcere.
