Pietro Girardi: «Sono tranquillo. Prima la gara era gestita dall'Ulss di Padova»

Venerdì 22 Agosto 2014
(G.F.) Il suo nominativo risulta nel registro degli indagati per il caso della Serenissima ristorazione ma lui, Pietro Girardi, attuale direttore generale dell'Ulss 19, all'epoca dei fatti contestati direttore amministrativo dell'Istituto Oncologico Veneto di Padova, uno dei centri di ricerca sui tumori più all'avanguardia a livello nazionale, si chiama fuori dalla vicenda e confida che sarà presto fatta luce in senso positivo per quanto riguarda la sua figura professionale: «Posso solo dire che sono non tranquillo ma tranquillissimo - spiega Girardi -. A parte il fatto che i rapporti tra Iov e Serenissima risalgono ancora a tempo prima che io arrivassi a Padova, la gara non è stata gestita direttamente dallo Iov ma dall'Ulss di Padova. Lo Iov, in pratica, ha preso di fatto in carico le risultanze di una gara o di gare esperite dall'azienda sociosanitaria padovana».
Secondo Girardi, nel corso degli anni inoltre il servizio offerto sarebbe cambiato: «Prima si parlava di soli pasti poi ci sono state offerte diversificate. Nel tempo quindi il servizio è cambiato e si è modificato».
Per Girardi l'unico aspetto che non è cambiato è quello relativo alla gara: «Ripeto: la gara non era gestita da noi dello Iov. Lo dimostra il fatto che per quanto riguarda l'Istituto oncologico si tira in ballo una cifra eventuale di 360 mila euro». Ribadendo la propria tranquillità sulla vicenda e la serenità di non aver alcunché da nascondere, Girardi conclude sottolineando che la posizione dello Iov risulta quindi diversa. «Noi eravamo obbligati a fare riferimento alle risultanze delle aziende Ulss come ci era imposto anche da una legge della Regione».
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