Paziente morto, indaga la Procura

Mercoledì 2 Settembre 2015
È stata la Guardia medica di Lendinara, con una segnalazione all'Ulss 18, a dare avvio alla vicenda. L'azienda sanitaria di Rovigo e dell'Alto Polesine, ricevuta quella comunicazione, visionato il contenuto e raccolte le prime informazioni, ha trasmesso il tutto alla Procura della Repubblica, per tutti gli accertamenti di competenza.
Al centro di tutto, il decesso di Cirillo Orlandi, 54 anni, solo al mondo, avvenuto nelle prime ore del 10 dicembre 2014. Era entrato, secondo questa ricostruzione dei fatti, alla Casa albergo di Lendinara il 24 novembre precedente, proveniente dal Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell'ospedale di Trecenta. I problemi sarebbero iniziati il giorno precedente il decesso, con una serie di scariche di diarrea che avrebbero indebolito il paziente, trovato pallido, sudato e con la pressione in calo. In serata avrebbe accusato anche dolore alla zona dell'addome. Poco prima dell'una di notte l'infermiere viene allertato dall'operatore del reparto in quanto il paziente appariva incosciente. Verso le 2.30 del mattino la guardia medica constata il decesso. È proprio un medico della guardia medica a inoltrare poi una comunicazione all'Ulss, segnalando alcuni presunti problemi. Va precisato che la guardia medica di Lendinara viene ospitata all'interno dello stesso complesso della Casa albergo, ma è una entità a sè stante che eroga servizio alla cittadinanza.
Una volta ricevuta la nota i vertici dell'azienda sanitaria, in primis il direttore generale Arturo Orsini, decidono di condurre un primo accertamento, domandando alla responsabile del distretto sociosanitario di informarsi sull'accaduto. Il risultato di questa prima ricognizione non deve essere risultato sufficiente per spazzare via al cento per cento tutti i possibili dubbi, dal momento che si decide di inoltrare quella comunicazione ricevuta alla Procura della Repubblica di Rovigo. Dovrà quindi essere la magistratura inquirente, ora, a valutare se nel decesso del 54enne vi possano essere elementi di interesse penale o possibili presunte responsabilità. Non sono giunti invece esposti o richieste di chiarimento da parte di parenti del deceduto, che pare fosse solo al mondo.
Allo stato comunque, d'obbligo la massima cautela, dal momento che si è in presenza unicamente della trasmissione di un documento alla magistratura.
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