Parla l'operatore del reparto: «Uno solo di turno la notte con 28 ospiti problematici»

Giovedì 30 Ottobre 2014
«Sta nelle cosiddette "consegne" la chiave degli interrogativi su cosa sia accaduto in quelle ore che hanno visto la morte di Riccardo Tammiso e Pierpaolo Nonnis. Lì sono racchiuse le nostre enormi difficoltà nell'affrontare quotidianamente turni di lavoro a dir poco invivibili, indecenti, indecorosi e disumani».
Sono le grida disperate di un operatore degli Istituti Polesani che chiede sia fatta chiarezza e che emerga il reale ritratto di chi, minuto per minuto, è a stretto contatto con gli ospiti della struttura. L'operatore preferisce rimanere anonimo, «perché in quel posto io ci devo lavorare».
Ma la sua è una testimonianza preziosa che descrive il profondo disagio in cui versano i suoi stessi colleghi e i pazienti degli Istituti. «Da due anni a questa parte tutti gli operatori annotano nelle consegne le problematiche del reparto. Le consegne sono dunque rapporti scritti e dettagliati su eventuali malesseri, scontri e aggressioni che avvengono ogni giorno nella struttura. Queste vengono stilate per informare i colleghi del turno successivo, ma dovrebbero essere consultate da tutto il personale sanitario, compresi medici e psicologi. Tutti perciò sono a conoscenza di quanto accade nella clinica psichiatrica. Non lavoriamo certo in una casa di riposo». Anni di denunce a detta dell'operatore, rimaste tuttavia lettera morta. «Cos'è cambiato in questi anni? Chi ci ha prestato ascolto? Amiamo i nostri ospiti ma siamo esausti di lavorare a certe condizioni». Secondo l'operatore, fenomeni di aggressione dei pazienti come quella di Davide, l'ospite che avrebbe avuto una colluttazione con Tammiso e Nonnis, sono difficili da contenere. «Davide è imprevedibile e molto aggressivo. L'operatore che ha tentato di sedare una lite con Nonnis è stato colpito con una sedia. Nel reparto 11 le urla dei pazienti sono continue e nella confusione ventotto ospiti ad elevata problematicità possono causare un inferno. Gli operatori destinati ad un reparto ed impiegati altresì per le pulizie, sono tre al mattino, due al pomeriggio, e uno alla notte. Occorre una diversa organizzazione del lavoro e dei reparti».
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