(lo.zo.) È stato nuovamente arrestato, a un mese e mezzo dal ritorno in libertà. La polizia ha applicato a Maurizio De Gaspari, 57 anni, dipendente del ministero della Giustizia con mansioni di conducente di automezzi e di fatto referente per l'ufficio copie, la misura degli arresti domiciliari, come disposto dal giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini. Le ipotesi di reato sono falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici (riformulata direttamente dal giudice in falsità ideologica), truffa e peculato. In due casi De Gaspari avrebbe fatto risultare determinate copie come rilasciate il 13 aprile (data impossibile in quanto era detenuto), mentre in realtà sarebbero state rilasciate il giorno stesso della richiesta, il 10 aprile. Di qui la contestazione di falso. In questo modo, gli atti rilasciati con urgenza sarebbero stati fatti risultare come rilasciati senza urgenza e in un caso De Gaspari avrebbe trattenuto la differenza, in contanti, tra le due tipologie di diritti di copia. Infine, in un ultimo episodio, il 57enne avrebbe attestato l'avvenuto pagamento dei diritti di cancelleria per due marche da bollo da 12 euro e 90 centesimi, che avrebbe invece trattenuto per sè. Di qui il presunto peculato.
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