La bimba incapace di testimoniare

Mercoledì 1 Aprile 2015
La bambina non è in grado di testimoniare, vista la giovanissima età. Questa - in estrema sintesi - la conclusione alla quale è arrivato ieri il perito che era stato nominato per l'incidente probatorio dal giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini. Nell'ambito di una delicata indagine coordinata dal sostituto procuratore Andrea Girlando e facente riferimento a presunti episodi di violenza sessuale che avrebbe subito una bambina nel 2013 sui quattro anni. Sarebbe stata costretta a subire dal padre, non più convivente con lei e con la madre, atti sessuali molto pesanti. Gli episodi si sarebbero verificati in un Comune non troppo lontano da Monselice.
La bambina è seguita, come parte offesa, dall'avvocato Anna Osti di Rovigo, mentre il padre è difeso dall'avvocato Carmelo Marcello di Ferrara. Entrambe le parti hanno nominato propri consulenti che hanno partecipato all'incidente probatorio. Lo scopo era proprio quello di stabilire la capacità della piccola di rendere una testimonianza. Testimonianza tra l'altro cruciale, come sempre avviene in quei procedimenti nei quali le dichiarazioni sono di fatto l'unico elemento sul quale si fonda la notizia di reato. Starà ora al sostituto Girlando decidere i prossimi passi dell'indagine. Non appare da escludere che ci possa essere, alla luce proprio delle risultanze dell'incidente probatorio, una richiesta di archiviazione. Sarebbe certo questo l'esito auspicato dalla difesa del padre: l'avvocato Marcello ha infatti sempre sostenuto la totale estraneità del suo assistito ai fatti che gli venivano contestati.

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