Impiegata Inps aggredita

Mercoledì 16 Aprile 2014
Ha cercato di dare ascolto alle lamentele di un cittadino che cercava il direttore in quel momento assente. Una cortese disponibilità costata cara a una segretaria di direzione dell'Inps. L'individuo, introdottosi negli uffici di piazza Cervi, dopo poco l'ha aggredita verbalmente con toni e minacce a tal punto fuori controllo che la donna, oltre ad aver dovuto far intervenire le forze dell'ordine, si è anche sentita male ed è stata ricoverata in terapia intensiva all'ospedale di Rovigo dove si trova da venerdì scorso, in condizioni serie e non ancora fuori pericolo.
L'esasperazione sofferta da chi vive nella convinzione di aver subìto torti e sopprusi dalla Pubblica amministrazione, spinge alcuni a scaricare su dipendenti e funzionari, presunte colpe e responsabilità pubbliche.
È la denuncia fatta anche dai responsabili della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Eriberto Tartari, Antonio Barbiani e Massimo Zanetti. «È la cartina di tornasole di una situazione insostenibile - spiegano - Un caso purtroppo non isolato. Aggressioni, minacce a lavoratori e loro familiari, auto danneggiate e perfino l'omicidio sono ormai all'ordine del giorno. Si vuole una pubblica amministrazione efficiente che contrasti l'evasione fiscale e l'illegalità. Ma quando lo Stato funziona e i dipendenti fanno il proprio dovere, ecco che emergono atteggiamenti da condannare, tollerati se non addirittura incoraggiati da una certa cultura dominante, con le responsabilità di politici e legislatori riversate su incolpevoli e coscienziosi dipendenti pubblici».