I Mancin rischiano solo pene lievi

Sabato 1 Novembre 2014
Tre richieste di condanna, a pene comunque nell'ordine al massimo di un anno per le quali non ci saranno quindi problemi eventuali nel disporre la sospensione, dal momento che tutti gli imputati sono incensurati. Due anche le richieste di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Sono queste le conclusioni a cui è giunto ieri il pubblico ministero d'udienza Alessia Pirani nel processo che vede imputate cinque persone. Si tratta di Patrizia Mancin, 54 anni, Rino Mancin, 84 anni, Sandro Mancin, 53 anni, Maurizio Ruggero, 58 anni, e Graziella Tiengo, 48 anni. La prescrizione riguarderebbe la posizione di Ruggero e Patrizia Mancin.
A vario titolo, con differenti posizioni e ruoli ipotizzati, i cinque imputati sono chiamati a rispondere della situazione riscontrata nei sottotetti all'ultimo piano dei due immobili di via Buffetti realizzati dalla ditta 6M di Mancin Rino & C., che, secondo l'accusa, sarebbero stati resi abitabili laddove non avrebbero dovuto esserlo. Le ipotesi di reato parlano di truffa e violazione del regolamento edilizio.
Due le parti civili costituite, tutelate dagli avvocati Marzia Bolognesi e Alessandra Ferrari. Si tratta di due inquilini dell'ultimo piano dell'immobile. Da parte della difesa, affidata all'avvocato Ugo Roberto Chiarato, massima fiducia di dimostrare l'estraneità ai fatti contestati. Anche perché, secondo i calcoli, la prescrizione potrebbe essere nel frattempo intervenuta anche per altri imputati.
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