Come tela una buccia di banana e così può nascere l'opera d'arte

Giovedì 2 Ottobre 2014
(m.s.) Marta Grossi ha 31 anni ed è di Rovigo. Ha frequentato la Scuola internazionale di grafica di Venezia. Segni particolari: una fossetta sulla guancia destra, allergica alla polvere. Tra i suoi passatempi, ama esplorare, andare in bicicletta, leggere riviste al contrario, ascoltare musica, la moda, il design, leggere libri e riviste, la fotografia, i blog, i social network, i flash-mob. Vive a Honk Kong (regione amministrativa della Cina), dove lavora come art director e artista per la Chung Nam building di Wanchai (area metropolitana situata sulla riva settentrionale di Hong Kong). Negli ultimi dieci anni ha sviluppato la sua carriera tra l'Europa e l'Asia, lavorando per importanti brand e agenzie internazionali e spaziando tra design, advertising, branding e illustrazione. Allo stesso tempo è cresciuta come artista, mixando stili e tecniche che fondono illustrazioni e disegni a mano con arte digitale. Marta è la creatice di “Banana graffiti”, un progetto artistico dove la buccia della banana è usata come la tela sulla quale disegnare e si trasforma in una piccola opera d'arte contemporanea. Visionaria, originale e curiosa, si diverte a raccontare storie incredibili.

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