Sinigaglia: «Lo stop alla variante della Sr10 rappresenta una sconfitta per la Bassa»

Lunedì 5 Ottobre 2015
(F.G.) La «morte» del progetto di prolungamento della variante alla Padana Inferiore, decretato dall'approvazione dei tagli regionali decisa giovedì dal consiglio regionale, è una sconfitta per tutta la Bassa Padovana.
A dirlo è il consigliere regionale del Pd Claudio Sinigaglia, che è intervenuto durante la discussione per difendere il piano di prolungamento del primo tratto della sr10. «Dopo la metropolitana di superficie e il nuovo ospedale di Padova - si rammarica il consigliere - ecco un'altra incompiuta di Zaia. Il tratto che doveva unire Carceri a Legnago e che era stato sbandierato in pompa magna come prossimo a partire, anche durante l'ultima campagna elettorale regionale, si è arenato privo di finanziamenti».
Nel mirino dell'esponente del Partito democratico finiscono i tagli decisi dal governo veneto, che con un colpo di spugna ha cancellato il finanziamento di 36 milioni destinato proprio al secondo tratto della regionale. «Il completamento della sr10 - conclude Sinigaglia - è fondamentale per collegare la Valdastico sud alla A13 ed è fondamentale per lo sviluppo della bassa padovana, perché è anche il collegamento veloce di Montagnana  ed  Este con il nuovo ospedale di Schiavonia. Pensate che il nuovo ospedale era stato collocato in quell'area perché sarebbe stato raggiungibile dalla metropolitana di superficie e dalla nuova sr 10. Che presa in giro».

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