Quattro milioni da Roma per costruire l'Arco di Giano Grigoletto: «Salvata l'opera»

Mercoledì 1 Luglio 2015
(Al.Rod.) In arrivo 4 milioni di euro per l'Arco di Giano. Dopo oltre 2 anni di stallo, riparte il progetto che, una volta completato, consentirà il collegamento del centro di Padova con le due tangenziali, ovvero corso Irlanda e corso Argentina , drenando e distribuendo i flussi urbani in accesso e in uscita dalla città. Progetto che per essere realizzato nella sua interezza sta ancora attendendo la realizzazione del tratto che va da Padova est fino al cavalcavia Grassi. Un tratto per il quale erano necessari circa 20 milioni di euro. Da questa cifra però vanno scalati i 4 milioni che la settimana scorsa l'assessore alla Mobilità Stefano Grigoletto è riuscito ad ottenere dal ministero delle Infrastrutture.
«La cosa grave - sbotta Grigoletto - è che questo finanziamento era bloccato dal 2008 e abbiamo rischiato di perdere i soldi. Fortunatamente, dopo anni di stallo, questa amministrazione è riuscita a recuperarli». «Se non ci saranno problemi burocratici - dice ancora l'esponente di Forza Italia - i lavori potranno iniziare entro l'estate. Grazie ai quattro milioni che abbiamo portato a casa da Roma, verrà realizzato il tratto dell'Arco di Giano compreso tra la rotatoria di Padova est e il sedime ferroviario».
Sull'area però continua ad incombere una presenza inquietante: l'enorme pozza d'acqua (praticamente un lago) che si è creata ai piedi del cavalcavia di Padova est a causa di un cantiere «abbandonato» a causa della crisi. Un lago che ancora non si sa quando e se verrà prosciugato. Nonostante siano passati due anni dalla «nascita» dell'enorme invaso d'acqua, nulla si sa sulla tempistica per la bonifica del sito. Nel 2013 invece è stato ultimato il quadrante est dell'Arco di Giano, ovvero il tratto compreso tra la rotatoria Grassi e lo svincolo di corso Irlanda. Intervento che comprende lo svincolo di corso Irlanda (lato ovest) fino alla rotatoria Grassi Plebiscito, attraverso un asse che corre in adiacenza alla linea ferroviaria e consistono nell'interconnessione di corso Irlanda con l'asse San Lazzaro e con la viabilità di futura realizzazione.
L'intervento si è sviluppato in 9 assi viari e due rotatorie, una più grande, finalizzata al passaggio da una mobilità extraurbana ad una di tipo urbano, l'altra più piccola consente l'innesto all'asse San Lazzaro, alla futura lottizzazione e alla stazione metropolitana Sfmr.

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