In questo primo week end da bollino rosso per l'esodo estivo, il responsabile della Polizia Stradale del Veneto, Mario Nigro, ha disposto in tutta la regione un potenziamento straordinario dei dispositivi di vigilanza e controllo del territorio. L'impegno della Polizia Stradale è rivolto anche alla prevenzione dei reati presso le aree di servizio e di parcheggio dove in questo week end i si sono svolti e continueranno ad essere attuati servizi di osservazione e controlli a tappeto finalizzati a contrastare i furti e le rapine a bordo ed in danno di conducenti di autovetture e mezzi pesanti. I servizi per tutto il periodo estivo, saranno assicurati, secondo la disponibilità accordata dal Dipartimento, anche con il concorso di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Veneto che affiancherà gli equipaggi in divisa ed in borghese della Polizia Stradale nei servizi di vigilanza e controllo nonché di polizia giudiziaria in ambito autostradale.
Sono 326 i conducenti complessivamente controllati, 22 quelli che si trovavano alla guida in condizioni di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcool e droga ed altrettante le patenti ritirate. La provincia che ha operato il maggior numero di controlli è Padova (79 conducenti, 27 dei quali donne) con 6 positivi accertati tra alcool e droga, dove si è confermato ancora una volta vincente il modello d'intervento, assolutamente innovativo e non troppo diffuso sul territorio nazionale che consente, grazie alla collaborazione dei medici del Sert e del Presidio ospedaliero S. Antonio di Padova, di operare accertamenti diagnostici sullo stato di alterazione psicofisica mediante il prelievo di liquidi biologici (urine e sangue), prima su strada e poi in ospedale.
Sono 326 i conducenti complessivamente controllati, 22 quelli che si trovavano alla guida in condizioni di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcool e droga ed altrettante le patenti ritirate. La provincia che ha operato il maggior numero di controlli è Padova (79 conducenti, 27 dei quali donne) con 6 positivi accertati tra alcool e droga, dove si è confermato ancora una volta vincente il modello d'intervento, assolutamente innovativo e non troppo diffuso sul territorio nazionale che consente, grazie alla collaborazione dei medici del Sert e del Presidio ospedaliero S. Antonio di Padova, di operare accertamenti diagnostici sullo stato di alterazione psicofisica mediante il prelievo di liquidi biologici (urine e sangue), prima su strada e poi in ospedale.
