Federica Pietrogrande neo presidente Un insediamento fra le polemiche

Mercoledì 1 Luglio 2015
(Al.Rod.) Eletta, tra mille polemiche, il nuovo presidente del consiglio comunale: è la leghista Federica Pietrogrande. È stato un insediamento ad alta tensione quello della neo presidente del parlamentino di palazzo Moroni. Insediamento in cui non sono mancati urla, insulti e addirittura la richiesta di intervento della Polizia municipale.
Una seduta che ieri sera è iniziata con la consegna da parte del sindaco Massimo Bitonci all'agente scelto della Polizia di Stato Alessio Padovano un riconoscimento per il coraggio e la dedizione dimostrati in occasione degli scontri di Milano con manifestanti antagonisti No Expo.
A seguire, la «cerimonia degli addii». A congedarsi dall'assemblea sono stati infatti il presidente del consiglio comunale Roberto Marcato (nel frattempo diventato assessore regionale) e l'assessore all'Edilizia pubblica Fabrizio Boron (eletto in Regione). «Per me questo è stato un anno straordinario, di crescita politica e personale. Un anno in cui non sono mancate tensioni, ma il saldo è positivo».
«Voglio ringraziare Marcato. Il ruolo che va a ricoprire in Regione è molto importante per Padova e per il Veneto. Colgo l'occasione anche per salutare e ringraziare Boron che ha svolto il suo ruolo in maniera egregia» ha scandito Bitonci. Terminati i saluti, in aula è arrivato Alessandro Aggio della Lega Nord che sostituisce Marcato. A quel punto è partita la votazione per il nuovo presidente del consiglio. «Come maggioranza proponiamo Federica Pietrogrande» ha annunciato il capogruppo leghista Davide Favero. «Noi non abbiamo nulla di personale, ma proponiamo il capogruppo dell'Udc Roberto Cruciato» ha detto invece il democratico Massimo Bettin. «Io ringrazio l'opposizione. In maggioranza però abbiamo deciso di puntare su Pietrogrande che mi sembra la figura più adatta» ha gelato il centrosinistra Cruciato.
A questo punto parte la votazione (a voto palese) . Tutto il centrodestra vota Pietrogrande, centrosinistra più il capogruppo di Rifare Padova Antonio Foresta si astengono. Siccome con la maggioranza semplice si passa solo alla terza votazione, si deve rivotare. A quel punto accade l'imponderabile. «Io vorrei proporre un altro candidato» dice il democratico Umberto Zampieri. La presidente «facente funzione» Mariella Mazzetto blocca tutto, il centrosinistra protesta, Bitonci attacca l'opposizione, ad un certo punto, Mazzetto tuona: «I Vigili accompagnino fuori chi non vota Pietrogrande».
Non accade nulla. Qualche minaccia di ricorso da parte del centrosinistra, ma dopo un quarto d'ora Pietrogrande siede già sullo scranno della presidenza. «L'iter che ha portato a questa votazione mi ha colpito. Abbiamo assistito ad una scena poco edificante - dice la neo presidente - Ringrazio Marcato per il suo esempio. Tutti noi abbiamo un unico avversario: il discredito delle istituzioni. Un discredito che arriva anche da episodi come quelli che abbiamo appena vissuto. Episodi dove a prevalere è l'arroganza e la violenza verbale. Mi auguro che in futuro si possa lavorare con spirito di collaborazione».

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