Bitonci: «Devono riportarli indietro Il Comune non ospiterà nessuno»

Mercoledì 23 Luglio 2014
(M.G.) «Al summit di stamane a Venezia andrà l'assessore al Sociale, Alessandra Brunetti. Ma con una delega chiara: no a qualsiasi tipo di accoglienza in Comune. Siamo contrario che vengano utilizzate anche caserme e altre strutture».
Così il sindaco Massimo Bitonci commenta da un lato l'ipotesi di costituire due centri per profughi in Veneto e dall'altro la "capacità" di accoglienza stimata dal ministero dell'Interno in 250 migranti per il territorio padovano. Oggi a Venezia è convocato il tavolo territoriale regionale al quale sono invitati oltre a Prefetti e Questori anche Regione, province, i sindaci dei comuni capoluogo, i rappresentanti di Anci, Upi, Forze Armate, Demanio e Caritas. Tutto per discutere dell'arrivo dei migranti e della localizzazione di due centri di smistamento in cui trasferirli 48 ore dopo lo sbarco e per al massimo due mesi.
«Il Comune non muoverà un dito per questi arrivi di clandestini. Hanno autorizzato migliaia di sbarchi e lo scaricabarile sull'accoglienza adesso lo fanno sulle Regioni e i Comuni. Perché non fanno dei grandi campi, nei quali li dividono per etnie e poi li caricano su un cargo per riportarli a casa?»
Il sindaco continua. «Lo ribadirò domani alla riunione al Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Il Comune alzerà tutte le barricate possibili, anche politicamente. Ma è possibile che solo per l'accoglienza dei minori non accompagnati l'anno scorso sono stati spesi 450mila euro e a luglio di quest'anno sono già 600mila? Se vanno avanti così bloccherò i fondi. Ci pensi lo stato».
Ma il governo ha deciso già di fare un bando per ospitare gli immigrati. «È una vergogna che si facciano queste cose senza sentire il primo responsabile della sanità e della sicurezza di una città, ovvero il sindaco. Ognuno si prenderà la sua responsabilità. Voglio vedere se ci saranno problemi che cosa diranno. Il ministero deve bloccare l'operazione».

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