«Noi, sindaci virtuosi in cerca di indipendenza»

Lunedì 22 Settembre 2014
(M.C.) «Abbiamo già dato la disponibilità per la festa del 2015. Siamo stati molto contenti di come si è svolto l'evento, abbiamo ricevuto complimenti da tutte le sezioni e dal vertice per l'organizzazione. Certamente Cittadella si presta meglio di Venezia ad una manifestazione di questo tipo». Stanco, ma felice, Luca Pierobon, vicesindaco e segretario della locale sezione della Lega Nord che ha coordinato l'apparato tecnico-logistico della festa Futuro è indipendenza. A nemmeno un'ora dal termine dei discorsi ufficiali in piazza Pierobon, c'è una enorme soddisfazione per quanto è stato fatto. Una svolta, almeno sui temi, rispetto alla manifestazione con l'ampolla dell'acqua del fiume Po dal Monviso alla laguna veneta. Un messaggio chiaro quello che parte dal centro del Veneto appoggiato da numerosi sindaci, ovviamente in primis leghisti. A cominciare dal padrone di casa Giuseppe Pan, sindaco di Cittadella, con tanto di fascia dei comuni virtuosi, la stessa indossata da Renato Miatello di San Giorgio in Bosco. Ed ancora Gerry Boratto, sindaco di San Martino di Lupari (e neo segretario provinciale della Lega), e Paolo Tonin di Campo San Martino, e gli assessori di Galliera Veneta e Piazzola sul Brenta, in rappresentanza delle minicipalità. C'è anche Massimo Bitonci, sindaco di Padova. Per lui nessun discorso, anche se è l'oggetto di numerosissime foto assieme ai militanti. «Grazie per aver scelto Cittadella. Da questa terra sono nate molte iniziative ed ora anche questa per chiedere il referendum per l'indipendenza del Veneto», dice nel saluto alla piazza nel corso degli interventi. La sua istanza è quella di tutti i colleghi che guidano i comuni ormai spogliati delle risorse e dove aumentano giorno dopo giorno le richieste di aiuto per sopravvivere, a cominciare da quelle per un posto di lavoro. E tutti o quasi la pensano allo stesso modo: in mancanza di risposte da Roma - che paradossalmente vuole sempre di più dai comuni che ben amministrano per dare a chi spende troppo e male - l'unica soluzione per sopravvivere è quella dell'indipendenza. «Devono darci la possibilità di esprimerci com'è avvenuto per la Scozia - sono sempre parole del sindaco della città murata - che anche se non è indipendente, ha ottenuto maggiori poteri autonomistici». Elemento questo sottolineato in più interventi. Dall'Alta Padovana quindi forte e chiara la richiesta di poter sentire l'opinione dei veneti e poi via via anche delle altre regioni del Nord. Stanchi, ma molto soddisfatti, a metà pomeriggio il meritato pranzo in uno degli stand della piazza assieme agli iscritti della sezione che erano in piedi dalle 6 del mattino.

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