Via libera al decreto competitività ma il governo deve ricorrere alla fiducia

Sabato 26 Luglio 2014
ROMA - Gli stranieri e i turisti ancora non lo sanno ma presto non avranno più i limiti all'uso del contante in Italia. Questo, da quando il decreto competitività sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale cioè intorno alla metà di agosto, tenendo presente che il testo dovrà esser licenziato definitivamente anche da Montecitorio entro la pausa estiva (il provvedimento infatti scade il 22 agosto). Per ora è stato approvato dal Senato superando il voto di fiducia, con le opposizioni che sono uscite dall'aula creando qualche rischio sulla presenza del numero legale raggiunto per un soffio. Del decreto, e dei lavori nelle commissioni, ne parla soddisfatto il viceministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti facendo presente che «rafforzerà la competitività e darà vigore alla crescita». Lo stesso viceministro annuncia che «dopo la pausa estiva» sarà presentata «una legge sulla concorrenza». Tra le molte novità, De Vincenti segnale il nuovo taglia-bollette, le norme sull'Ilva «per la continuità produttiva e per finanziare il Piano di risanamento» ed un aiuto alle imprese per ambire alla quotazione. Il decreto, tra le molte modifiche apportate nel suo iter nelle commissioni di Palazzo Madama, 'ingloba' questo emendamento con cui si eliminano i limiti per l'uso del contante per i cittadini stranieri. Insomma, in base alla proposta firmata dalla senatrice Cinzia Bonfrisco e Paola Pelino di Forza Italia, il tetto dei 1.000 euro non si applicherà per chi ha residenza fuori dall'Italia, purché non sia cittadino italiano. A Confcommercio la novità piace se letta in chiave turismo, ma mette in guardia dalla «confusione» che si potrebbe creare «tra gli operatori che dovranno essere adeguatamente informati sui limiti negli altri Paesi». A questo proposito Confcommercio chiede «un intervento esplicativo in tempi ristrettissimi da parte dell'Agenzia delle entrate». Obiettivo vero però rimane «una soglia unica più elevata, senza distinzioni di cittadinanza». Dal decreto è stata anche cancellata la norma sull'anatocismo (la capitalizzazione degli interessi) che per l'altro relatore, il senatore del Pd Massimo Mucchetti, non è stata adeguatamente difesa dal governo; Mucchetti elogia però il lavoro fatto sull'introduzione della doppia soglia Opa.

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