ROMA - Svolta storica tra Italia e Vaticano: si tratta per un accordo sul segreto

Venerdì 6 Marzo 2015
ROMA - Svolta storica tra Italia e Vaticano: si tratta per un accordo sul segreto bancario e sul fisco per superare opacità e incomprensioni riguardo a capitali italiani nascosti all'erario nei conti Ior. Ad annunciarlo in un'intervista è stato il premier Matteo Renzi. «Non c'è solo l'accordo fiscale con la Svizzera. Spero di recuperare un po' di denari anche dal Vaticano» ha detto: «Quello che abbiamo fatto con Svizzera, Montecarlo e Liechtenstein vogliamo farlo anche col Vaticano. Ci sono molti italiani coinvolti e credo che la Santa Sede sia interessata a fare un repulisti». Fonti anonime vaticane chiariscono però che non è in discussione la posizione di privati italiani con soldi nascosti in Vaticano (magari tramite "donazioni") poiché - si afferma - il repulisti degli ultimi due anni allo Ior ha portato alla chiusura dei conti che non siano di ecclesiastici o di dipendenti della Santa Sede. Il Fisco italiano però vuole chiarezza anche sui flussi di denaro verso Paesi terzi delle Case generalizie di Ordini religiosi con sedi in Italia che gestiscono ingenti sostanze nei vari continenti. Sono aspetti complessi sui quali, spiegano in Vaticano, la discussione è aperta. Dalla città-Stato papalina chiedono d'altra parte che la Banca d'Italia smetta di trattare il Vaticano come «Paese non equivalente» - cioè non collaborativo - sul piano degli standard finanziari nonostante le nuove normative sulla trasparenza bancaria e la lotta al riciclaggio adottate dopo la svolta di Bergoglio. La possibile «breccia» a fini fiscali nel segreto bancario in Vaticano sarebbe comunque un grande cambiamento, in linea con la trasparenza voluta da Papa Francesco.
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