ROMA - Dopo alcuni mesi di tregua a settembre sono tornate a salire le domande

Sabato 25 Ottobre 2014
ROMA - Dopo alcuni mesi di tregua a settembre sono tornate a salire le domande di cassa integrazione. Lo scorso mese l'Inps ha ricevuto richieste di cassa integrazione per 104,5 milioni di ore con un aumento del 9,2% rispetto a agosto e del 13,7% rispetto a settembre 2013. Al momento però la situazione complessiva rispetto all'anno scorso è in miglioramento, infatti nei primi nove mesi dell'anno sono stati autorizzati 819 milioni di ore di cassa integrazione con un calo del 6,16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È comunque probabile che anche quest'anno si superi quota un miliardo di ore. Le ore di cassa integrazione ordinaria (CIGO) autorizzate a settembre 2014 sono state 21,6 milioni, contro i 32,1 milioni a settembre 2013 (-32,8%). In particolare si è registrato un calo del 36,2% nell'industria e del 21% nell'edilizia. Le variazioni congiunturali calcolate sui dati destagionalizzati registrano nel mese di settembre 2014, rispetto al mese precedente, una diminuzione pari al -11,7%. Per la cassa integrazione straordinaria (CIGS), il numero di ore autorizzate a settembre 2014 è stato di 64,3 milioni, con un incremento del 56,8% rispetto a settembre 2013, quando le ore autorizzate sono state 41 milioni. Rispetto ad agosto 2014 si registra un aumento del 10,7%. Gli interventi in deroga (CIGD) - che risentono dei fermi amministrativi per carenza di stanziamenti - sono stati pari a 18,5 milioni di ore autorizzate a settembre 2014, con un calo dello 0,8% se raffrontati con settembre 2013, mese nel quale sono state autorizzate 18,7 milioni di ore. Rispetto ad agosto per la cassa in deroga si registra un aumento del 53,3% delle ore autorizzate. «È paradossale - ha commentato il Segretario Confederale Uil Guglielmo Loy - che proprio in questi giorni, in cui si discute della nuova riforma del mercato del lavoro, si stia immaginando di "razionalizzare", limitandone l'utilizzo, proprio questo strumento che permette di gestire la crisi garantendo occupazione e salario ai lavoratori».

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