ROMA - Il governo dovrebbe mettere a punto entro fine anno i primi decreti attuativi della delega sul lavoro concentrandosi sul varo del contratto a tutele crescenti e sulla riforma dell'Aspi con l'introduzione di tutele uniformi e legate alla storia contributiva del lavoratore: la conferma è arrivata oggi dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che si è detto «sufficientemente contento» del lavoro fatto. Ora la delega è in seconda lettura al Senato e l'obiettivo del governo è l'approvazione definitiva entro la prossima settimana. Si punta a stringere i tempi per varare i decreti entro fine anno in modo da utilizzare per i nuovi contratti le risorse previste dal disegno di legge di stabilità 2015 (le nuove assunzioni a tempo indeterminato fatte nell'anno godranno dell'azzeramento dei contributi Inps per il datore di lavoro per tre anni con il limite di 8.060 euro l'anno). «Il primo decreto - ha detto Poletti - sarà quello sul contratto a tutele crescenti perché abbiamo la necessità e la volontà di usare le risorse previste dal ddl di stabilità per la decontribuzione». Il nuovo contratto avrà quindi l'articolo 18 modificato con la definizione nel decreti legislativo delle «specifiche fattispecie» nelle quali il licenziamento disciplinare ingiustificato potrà dare luogo al reintegro nel posto di lavoro piuttosto che all'indennizzo.
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