Mogherini in calo, rispunta il nome di D'Alema

Martedì 29 Luglio 2014
ROMA - La partita a scacchi sulle nomine europee è ancora tutta aperta. In Europa sicuramente e, forse, anche in Italia. Quel che è certo è che il premier Matteo Renzi non intende scoprire le sue carte dopo l'ultimo vertice Ue, concluso senza l'attesa fumata bianca su Federica Mogherini nel ruolo di commissario agli Esteri. Un tema certamente affrontato nel lungo e «cordiale» faccia a faccia con Massimo D'Alema (foto) a Palazzo Chigi. Concluso, precisano fonti di palazzo Chigi, «senza novità». Il nome dell'ex presidente del Consiglio, a fianco di quello di Letta, è già spuntato più volte nell'intricato scacchiere delle caselle europee da dividere tra i 28. E lo stesso D'Alema, una settimana dopo il vertice di luglio, è volato a Bruxelles per incontrare il neo presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, che proprio ieri è tornato a criticare il ministro degli Esteri italiano. Ad affiancare il nome dell'ex premier a quello della Mogherini è stato il capogruppo dei socialisti al Parlamento europeo, Gianni Pittella, convinto che «se qualcuno dovesse continuare questa speciosa strumentalizzazione sulla presunta incompetenza o inesperienza» di Federica Mogherini, «c'è la candidatura di D'Alema».
Ma per ora Renzi tira dritto sulla sua strada: niente nomi, finché non sarà ufficializzata la casella italiana. Per non far «crocifiggere» l'attuale ministro degli Esteri che, il premier continua a ribadirlo, «è una persona molto capace e molto brava» e «sarebbe un ottimo commissario».

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