BERLINO - «Impressionati» dalle riforme dell'Italia, «affascinati» dalla velocità del percorso impresso da Matteo Renzi, sicuri che come la Germania è una «cerniera» verso i Paesi del nord e dell'est, l'Italia lo è per i Paesi del sud Europa. Sergio Mattarella forse non si aspettava tanti elogi dalla Germania nella sua prima visita all'estero. Elogi a un percorso riformatore che sembra dare i primi frutti come confermano alcuni dati economici che lo hanno accompagnato in questa trasferta a Berlino. Il presidente della Repubblica ha potuto infatti contare sulla decisa caduta dello spread e di alcuni valori, come quello della leggera discesa della disoccupazione in Italia, che confermano come la linea del deciso risanamento dei conti sia pagante in Europa. Al punto che nelle sue conversazioni con il presidente Joachim Gauck e la cancelliera Angela Merkel Mattarella ha potuto confermare che «l'Italia si ritiene parte del sistema di garanzie del risanamento europeo». Naturalmente l'Ue deve fare di più nella visione italiana. Anzi «deve cambiare passo», ha detto Mattarella che ha costruito il suo primo passaggio a Berlino proprio sulla necessità di completare a tappe forzate il processo di integrazione europeo.
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