La riforma elettorale rinviata dopo Pasqua

Mercoledì 1 Aprile 2015
La riforma elettorale rinviata dopo Pasqua
ROMA - Inizierà soltanto l'8 aprile alla Commissione Affari costituzionali della Camera la discussione sulla riforma elettorale: la decisione di attendere qualche giorno, per far decantare le tensioni interne al Pd non ha raggiunto il proprio scopo, visto l'affondo di un esponente della minoranza come Alfredo d'Attorre che ha detto di mirare a far saltare l'Italicum e votare con il proporzionale puro del Consultellum. Affermazione che ha messo in difficoltà quanti nella stessa minoranza, come Roberto Speranza, puntano a una ripresa del confronto per modificare la riforma. Scenario che si allontana ancora più che non dopo la Direzione del Pd.
La decisione di rinviare a dopo Pasqua l'inizio dell'esame dell'Italicum da parte della Commissione Affari costituzionali è stata presa all'unanimità dall'ufficio di presidenza. Certo, saranno sacrificati i tempi successivi, visto che la legge deve arrivare in aula il 27 aprile. Ma serve tempo per «lasciar posare le polveri», secondo l'espressione usata da Roberto Speranza.
Il capogruppo del Pd alla Camera e Area Riformista puntano infatti a ricreare un clima più disteso, con il quale convincere la maggioranza del Partito che un eventuale «no» di una parte della minoranza indebolirebbe non solo il Pd ma anche le riforme, visto che si restringe la base parlamentare che le sostiene.
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