ROMA - Cinque anni e una serie quasi infinita di crisi che lambiscono un'Europa tanto concreta sui parametri del rigore economico quanto evanescente sulle strategie comuni di politica estera. Federica Mogherini - da oggi ufficialmente Alto rappresentante della politica estera Ue - ha un'intera legislatura per ridare credibilità a un'Unione che su questo fronte ha fatto acqua e che, pur disponendo di un discreto servizio diplomatico, può concretamente contare su scarse sponde tra i litigiosi e indecisi 28. Ma la neo Lady Pesc, che oggi si è dimessa da titolare della Farnesina, ancor prima del trasloco da Roma a Bruxelles, ha fatto capire per tempo che da domani tira aria nuova. Ha ringraziato con eleganza la Baronessa Ashton nel Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Ue il 20 a Lussemburgo, l'ultimo da capo della diplomazia italiana, chiamandola 'Cathy' e sottolineando il «grande affetto» con cui l'ha accolta nei mesi in cui è stata titolare della Farnesina. Ma dare all'Ue quella voce unica di cui ha bisogno è un'altra cosa, e Mogherini ha già avuto un pò di tempo per allenarsi con i primi quattro mesi da ministro degli Esteri e poi con il ruolo di presidente di turno dell'Unione.
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