Ischia, appalti e tangenti sindaco in cella si dimette

Mercoledì 1 Aprile 2015
Ischia, appalti e tangenti sindaco in cella si dimette
NAPOLI - Forse non è la priorità dell'indagine, ma i pm titolari del fascicolo che ha portato all'arresto del sindaco di Ischia e dei vertici della cooperativa Cpl Concordia ipotizzano di ascoltare in tempi piuttosto brevi anche l'ex presidente del consiglio Massimo D'Alema, al momento non indagato. La tabella di marcia prevede di sentire prima gli indagati, anche per capire a cosa facessero riferimento quando parlavano di aiuti da parte dell'ex premier, ma se la circostanza fosse chiarita e confermata, ascoltare D'Alema diventerebbe indispensabile.
Anche perché il contatto potrebbe rientrare in un «sistema» di relazioni, come spiega l'ordinanza della gip Amelia Primavera, che era poi la chiave di volta della capacità di Cpl Concordia di ottenere commesse sempre più importanti: si parla ad esempio di appalti nel comune di Tursi, in provincia di Matera, o di vicende legate all'eolico e al fotovoltaico, ma anche di consulenze assegnate nel corso di procedimenti amministrativi apparentemente corretti, di storie di soldi che gratificano soggetti in grado di accelerare lo sblocco di fondi.
Di certo, a Massimo D'Alema la Cpl Concordia non ha fatto mancare il proprio sostegno. In totale le fatture per la fondazione Italianieuropei arrivano a 60mila euro. Di questi, 20mila erano solo per il vino: due fatture diverse per 1000 bottiglie comprate nel 2013 e altrettante nel 2014, prima di vino rosso e quindi di spumante. Acquisti consistenti.
Intanto domani prenderanno il via gli interrogatori di garanzia: tocca, tra gli altri, a Ferrandino, ma anche a manager del calibro di Roberto Casari e Maurizio Rinaldi, o all'ex responsabile delle relazioni esterne della Concordia Francesco Simone raccontare la propria versione. Associazione per delinquere, corruzione, ipotesi di turbativa di asta, in uno scenario che ora attende la versione dei diretti interessati.
Ieri, il sindaco Ferrandino ha ricevuto la visita dei suoi avvocati in carcere: «Il sindaco è sereno, non ha compiuto alcun favoritismo nei confronti della Cpl che aveva già ottenuto la commessa di cui si parla» spiegano i suoi legali. Quindi, ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino di Ischia Porto. Secondo l'ipotesi della procura napoletana avrebbe intascato tangenti per 330mila euro camuffate da prestazioni di servizio. In cambio delle dazioni arrivate alla sorella e di un viaggio in Tunisia, avrebbe fatto da factotum della Concordia - dicono i pm - sponsorizzando il progetto di metanizzazione dell'isola anche per altri comuni ischitani. Ieri, anche il sottosegretario alle infrastrutture Daniela Vicari, che avrebbe "sistemato" la legge di finanziamento sulla metanizzazione del sud ha smentito le accuse contenute nelle carte (anche se al momento non sarebbe indagata).
Il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha chiesto ufficialmente gli atti alla Procura di Napoli «per capire se ci siano appalti che possono essere commissariati: vedremo, prima dobbiamo leggere gli atti».

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