Inserita la norma che permette di girare il film di James Bond

Domenica 21 Dicembre 2014
ROMA - Il maxiemendamento del governo che riscrive la legge di stabilità passa al Senato con la fiducia, alle cinque e mezzo di ieri mattina, dopo una notte di battaglie. Alla fine la legge di stabilità è approvata con162 sì e 37 no. Ma il testo che si presenta al voto è pieno di errori che la presidenza si «riseva di correggere». E non sono errori di battuta, ma commi interi che ballano, che si spostano, che si cancellano, che si riscrivono. Una cosa mai vista, protestano le opposizioni: «Ci chiedete di votare Topolino, di votare un testo che poi avete licenza di cambiare come vi pare» gridano dai banchi del M5S, che chiede il rinvio in commissione del provvedimento per poter valutare il testo definitivo, e alla fine sceglie di non partecipare al voto («ci chiedete di votare Topolino», attacca Giuseppe Vaccaro) mentre Forza Italia abbandona i lavori dell'Aula di Palazzo Madama. «Non possiamo partecipare - dice il capogruppo azzurro intervenendo in Assemblea - ad una delle pagine peggiori della vita parlamentare italiana». Poi però i senatori azzurri rientrano nell'emiciclo, annunciando voto contrario. Imprecisioni, discrasie, refusi vengono riconosciuti dallo stesso viceministro all'Economia Enrico Morando: «Il governo accetta e si scusa per gli errori commessi anche nella relazione tecnica ma abbiamo cercato di rendere più leggibile il testo».
Polemiche che fanno slittare di qualche ora il via libera finale al testo, che arriva solo all'alba, da parte del Senato. Domani la legge, come modificata dal Senato, verrà ratificata definitivamnte dalla Camera con procedura-lampo.
«Abbiamo stoppato il solito assalto alla diligenza» afferma Renzi.Felice anche il ministro Pier Carlo Padoan: «Ora l'Italie è più credibile per i mercati e i partner europei. Ma Grillo non ci sta: «Eh no, siamo noi, minacciando ostruzionismo, ad aver costretto il governo a togliere dalla manovra un po' di commi-marchetta voluti dalle lobbies». Grillo parla di «dittatura alla vaselina». Salvini sfida Renzi ad un confronto "Matteo contro Matteo": «Renzi è pericoloso».
Con la raffica di commi infilzati all'ultimo istante nella legge si salva intanto James Bond, il film sulla saga dell'agente 007 che si potrà girare nella Città Eterna grazie ad un rinvio dell'entrata in vigore delle assurde norme che vietano in pubblico le armi di scena (che non sparano, ma sono apparentemente identiche a quelle vere); si iniziano a riordinare le partecipate dando parzialmente attuazione al piano ereditato da Carlo Cottarelli, e cancellando le 2500 partecipate "senza dipendenti". Fondi pensione e casse pagano ma meno del temuto, i lavoratori delle Province saranno ricollocati, i piccoli imprenditori potranno contare sul credito d'imposta che li salverà dall'aumento dell'Irap; i Patronati tirano parzialmente un sospiro di sollievo con tagli decisamente ridotti.
Molte le norme che il Senato, in un modo o nell'altro, ha fissato: si bloccano gli aumenti Tasi per il prossimo anno e arriva un tetto al canone Rai che non potrà essere più alto di quello dell'anno scorso. Per i dipendenti delle Province una parziale 'tregua': i primi due anni saranno ricollocati in altri uffici pubblici di Comuni e Regioni. Poi, dal 2017, scatteranno le procedure di mobilità. E in attesa della riforma complessiva delle partecipate che arriverà in primavera, verranno ridotte le partecipate locali «che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti». Buone notizie per gli aspiranti genitori con il disco verde all'eterologa: nasce il Registro dei donatori che garantisce di fatto l'applicazione della sentenza della Consulta che rende possibile anche in Italia la fecondazione eterologa. Ma protesta la Fieg che esprime «disappunto per la mancata estensione ai quotidiani e periodici online e ai servizi delle agenzie di stampa del trattamento fiscale riservato agli e-book".
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