«Inchiesta accelerata per bloccare i fermenti»

Domenica 20 Aprile 2014
NOALE - (G. P.) «Qualcuno ha voluto accelerare i tempi dell'inchiesta e i risultati si sono visti. È una mia convinzione personale, ma ne sono convinto. E credo che prima Brescia si libera dell'inchiesta meglio è. Non mi pare che la Procura abbia tanti margini per andare avanti». L'avvocato Alessio Morosin difende Flavio Contin, uno dei "serenissimi". Quale promotore di Indipendenza Veneta ha fatto approdare in Regione il progetto di legge 342 per la separazione del Veneto. E riflette sui tempi del blitz del 2 aprile. «Si erano verificati due eventi importanti. Il nostro progetto di legge ha fatto passi avanti verso l'aula e il movimento Plebiscito.eu ha diffuso il 21 marzo a Treviso i risultati della consultazione in rete favorevole all'indipendenza, tendenza confermata da un autorevole sondaggio di opinioni...». E quindi? «Si è tentato di assimilare il fermento, la volontà indipendentista dei veneti, a un evento che avesse una caratura di negatività, gli arresti. Guardi la data dell'ordinanza del gip...». Il provvedimento che mise in movimento il Ros è del 29 marzo, anche se chi conosce i tempi della giustizia sa che un'inchiesta non arriva al clou in pochi giorni. «Sicuramente l'accelerazione c'è stata, per fortuna abbiamo trovato dei giudici indipendenti».