Il Tesoro scende ancora nell'Enel: è in vendita il 5,7% per 2,2 miliardi

Giovedì 26 Febbraio 2015
Il Tesoro scende ancora nell'Enel: è in vendita il 5,7% per 2,2 miliardi
ROMA- Il Tesoro scende ancora nel capitale dell'Enel. Il ministero dell'Economia ha avviato il collocamento accelerato del 5,74%, per una cifra che dovrebbe aggirarsi sui 2,2 miliardi di euro, portando la propria partecipazione, a operazione conclusa, dal 31,2 al 25,5%. L'annuncio di un'ulteriore privatizzazione del gruppo, la quinta, era nell'aria, ma il ministro Padoan aveva detto che la cessione sarebbe avvenuta in un momento di condizioni favorevoli dei mercati. Questo momento, evidentemente, è arrivato, con il titolo Enel che ieri ha chiuso a 4,04 euro (-0,34%), dopo un mese di gennaio abbastanza sotto tono, in cui è scesa intorno ai 3,5 euro. La raccolta ordini avviata ieri per 540 milioni di azioni da riservare a 'investitori qualificati in Italià e investitori istituzionali esteri, secondo fonti di mercato avrebbe una guidance di prezzo di 4 euro e, per chi acquista, un lock-up, vale a dire il divieto di cessione delle azioni, di almeno 6 mesi. Con questa dismissione aumenta ancora il bottino messo insieme dal Tesoro con le cinque tranche di privatizzazione del gruppo elettrico a partire dal novembre del 1999, durante la grande stagione delle privatizzazioni. Con il collocamento partito ieri, sono quasi 33 i miliardi, relativi alle sole operazioni di cessioni (escludendo quindi dividendi e imposte), che lo Stato ha incassato dall'Enel.

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