Giudice brasiliano ha negato il visto all'ex terrorista colpevole di omicidi

Giovedì 5 Marzo 2015
ROMA - L'Italia non molla la presa su Cesare Battisti. Ed è pronta, nel caso l'ex terroristac venga espulso dal Brasile, a ritentare la carta della richiesta di estradizione per riportarlo nel suo paese, dove lo attende il carcere a vita per gli omicidi commessi durante gli anni di piombo. All'indomani della notizia di una possibile espulsione di Battisti dal paese verde-oro, ad annunciarlo è lo stesso ministro della Giustizia, Andrea Orlando. «Il ministero ha attivato tutti i canali diplomatici: aspettiamo di capire le conseguenze di una sentenza che non è definitiva» e di sapere in che Paese sarà espulso, ma «se il provvedimento sarà confermato, auspichiamo che consenta di dar luogo a una richiesta di estradizione, che abbiamo già fatto da tempo», ha spiegato il guardasigilli a "Porta a Porta", sottolineando che «valuteremo la pronuncia definitiva delle autorità brasiliane».
Il provvedimento brasiliano, se confermato, porterebbe ad un'espulsione verso Paesi «che sono ipotizzabili», ha aggiunto Orlando. Sono Francia e Messico. Di certo l'ipotesi della reale espulsione di Battisti resta, al momento, ancora lontana e incerta. La sentenza del Tribunale che ha deciso di negare il rilascio del visto è suscettibile di impugnazione.

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