Fi: ma la legge Severino si applica solo a Berlusconi?

Sabato 1 Novembre 2014
ROMA - Luigi De Magistris, sindaco di Napoli sospeso per effetto della legge Severino dopo essere stato condannato, è stato reintegrato dal Tar, che ha giudicato «non manifestamente infondate» le pregiudiziali di incostituzionalità sollevate da De Magistris. E Silvio Berlusconi mastica amaro: lui, dopo la condanna definitiva, è decaduto dal Senato per inappellabile decisione parlamentare, che ha applicato la legge Severino. L'ex premier tace ma incarica i fedelissimi di difenderlo, ed è una pioggia di twit e dichiarazioni: un diluvio di denunce della «ingiustizia» subita dal loro leader. Uno spiegamento di truppe chiesto da Arcore agli esponenti del partito che, a nome dell'ex premier, invocano «giustizia» e chiamano in causa direttamente il governo chiedendo che venga «sanato un vulnus» rimettendo mano alla legge Severino, reinterpretandola in modo da escluderne l'applicazione quando i reati che hanno causato la condanna definitiva sono stati comemssi prima dell'entrata in vigore della legge. Una scappatoia che consentirebbe a Berlusconi di ricandidarsi. Licia Ronzulli twitta: «Ma la legge Severino si applica solo a chi si chiama Berlusconi?». Il Mattinale, la nota politica che fa capo a Renato Brunetta, orna alla carica suggerendo la nomina di Berlusconi a senatore a vita, visto che «non potrà riavere il suo seggio al Senato perché le decisioni di palazzo Madama sono inappellabili».

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