Rispuntano le tessere ma ora è caos nel Pd

Mercoledì 1 Ottobre 2014
Rispuntano le tessere ma ora è caos nel Pd
Tornano le tessere, non l'ordine: è caos nel Pd bellunese. Le tessere bianche, rubate nei giorni scorsi, sono riapparse nella sede provinciale del Partito Democratico. D'emblèe, senza denuncia e con una velocità che non può non suscitare almeno qualche dubbio sulle dinamiche del furto. Nel tardo pomeriggio di lunedì, le settantaquattro tessere bianche (quelle in attesa di essere emesse ai nuovi soci democratici) che erano sparite, sono tornate al loro posto: il segretario provinciale Erika Dal Farra le ha trovate, impacchettate e intonse, per terra, davanti alla porta del suo ufficio, nella sede di Piazzale della Resistenza. «Le tessere sono riapparse - spiega Dal Farra -. Nel pomeriggio di lunedì, le ho ritrovate fuori dalla porta, appoggiate a terra: tutto è bene quel che finisce bene. Ma il gesto lascia tanta amarezza». Una magia? O piuttosto un atto dimostrativo e di protesta? Difficile definire i contorni dell'accaduto. Fatto sta che senza bisogno di denunciare il furto (avvenuto, per altro, senza scasso o effrazioni), il mal tolto è tornato alla base. Per di più, poche ore dopo che il segretario Dal Farra aveva comunicato il fatto ai segretari di circolo. Ma la restituzione della refurtiva non rimane priva di conseguenze. Anzi, scatena un autentico terremoto nel Pd provinciale. Un terremoto che rischia di rendere baratri le spaccature già presenti. Perché se le tessere sono tornate al loro posto, non rientrano le contromisure assunte dalla segreteria provinciale a seguito del furto: solo le tessere nuove firmate direttamente dal segretario provinciale Dal Farra saranno ritenute valide; nulle tutte le altre, nonostante il regolamento del partito dica chiaramente che per la validità basta la firma di un qualsiasi segretario di circolo. Tanto che ieri Dal Farra ha inviato comunicazione a tutti i circoli, invitandoli a restituire entro e non oltre il 2 ottobre tutti i moduli per il tesseramento. «Si tratta di una forma di tutela da quanto è successo - spiega Dal Farra -. Io devo tutelare chi lavora per il partito, non chi strumentalizza questo genere di cosa per andare a caccia di posti e poltrone». La procedura, però, non sembra piacere alla «minoranza Pd» non renziana. Anche perché potrebbe avvicinarsi l'appuntamento con le primarie interne per le regionali. La resa dei conti (la prima) andrà in scena giovedì, quando è in programma un incontro tra la segreteria e la base. E qualche testa potrebbe saltare.

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