Pugni e fuga a luci spente, Atalanta-Empoli finisce in rissa

Lunedì 27 Aprile 2015
BERGAMO - Atalanta-Empoli finisce malissimo, con scene da far west negli spogliatoi, tra pugni, minacce di morte e denunce in una rissa che ha visto come protagonisti principali Denis e Tonelli scoppiata al termine della partita finita sul 2-2. A raccontare per primo quanto accaduto è il capitano dei toscani Massimo Maccarone, che entra come una furia in sala stampa e accusa: «È accaduto un fatto veramente brutto. Cigarini è arrivato e ha chiamato Tonelli. Dietro c'era Denis, che ha colpito il mio compagno con un cazzotto. Gli ha rotto il naso. E poi qualcuno ha spento la luce, forse per consentire a loro la fuga. Noi faremo denuncia».
Si scatena il caos: il direttore generale dell'Atalanta Pierpaolo Marino ribatte: «Denis ha avuto una reazione scomposta, ma Tonelli in campo e nel tunnel l'aveva minacciato di morte. Non solo lui ma anche la sua famiglia e i suoi figli. Non è un pazzo, è stato provocato. Lui ha sbagliato ma questi sono avvertimenti di tipo mafioso. Siamo comunque contenti che Tonelli non si sia rotto nulla, ha solo un'escoriazione. La luce spenta? Nel cercare di sedare gli animi qualcuno ha urtato per sbaglio l'interruttore».
Denis si era fermato dopo il fischio, intervistato dalle tv. Appariva tranquillo. Poi è sceso nel tunnel, dove a quanto pare Tonelli si era fermato ad aspettarlo. E si è scatenato il parapiglia.

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