BELLUNO - (l.p.) Addio cartelle cliniche cartacee nel giro-visite dei medici, in soffitta i polverosi archivi ospedalieri. Da alcuni mesi il reparto di pneumologia dell'ospedale San Martino sfrutta le possibilità offerte dalla tecnologia utilizzando la cartella clinica informatizzata. Visibili in tempo reale a medici e infermieri i dati su ricoveri, dimissioni e trasferimenti, le informazioni cliniche, i dati di radiografie ed esami del sangue. «Per ogni paziente - ha spiegato il primario Rodolfo Muzzolon - possiamo vedere se una terapia è stata somministrata o meno, visualizzare una serie di parametri vitali come la pressione arteriosa, le allergie e le possibili interazioni fra i farmaci prescritti». Tra i vantaggi la riduzione di errori di trascrizione e una puntuale tracciabilità di ogni atto medico e infermieristico «fondamentale perché risolve il 90% dei contenziosi», ha aggiunto Muzzolon. Il direttore generale dell'Usl 1, Pierpaolo Faronato, ha parlato delle evoluzioni future della cartella digitale: dal braccialetto elettronico alle penne ottiche per leggere il nome del farmaco, alle rilevazioni digitali di parametri quali peso, febbre, pressione ed elettrocardiogramma con trasmissione automatica in cartella clinica. «Per ora siamo all'inizio del percorso sperimentato per 6 mesi - ha precisato Muzzolon -. Il prossimo anno intendiamo estendere la cartella digitale a malattie infettive, nefrologia, neurologia, cardiologia e dermatologia». Un progetto che tra applicativi software e infrastrutture tecnologiche e di rete è costato un milione e mezzo di euro, 770mila dei quali finanziati dalla Fondazione Cariverona.
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