Montagna sicura, lezioni nei rifugi

Domenica 20 Aprile 2014
"Montagna sicura", evitare gli incidenti in montagna e prevenire attraverso l'informazione per bloccare quello che, sopratutto d'estate, sulle montagne bellunesi, pare un refrein: l'intervento di soccorritori in operazioni, magari rischiose, provocate da disorganizzazione o superficialità degli escursionisti. A pensarci c'è il progetto Montagna Amica e Sicura. Che, nell'assemblea dei delegati del Cai tenutasi di recente ad Auronzo, è stato riproposto con forza. «Dovrà diventare il modo di lavorare consueto nei rifugi, nelle attività dove ci sono turisti - precisa Giacomo Cesca, di Longarone, referente di Montagna Amica per la provincia di Belluno, che porta un esempio - si darà una mano gratuitamente agli albergatori tenendo conferenze agli ospiti su come muoversi in sicurezza in montagna». Il progetto era nato su idea di Matteo Fiori, l'avvocato socio e istruttore Cai scomparso nel novembre 2010. Era stato lui, con un gruppo di lavoro, a mettere insieme istruttori del Cai, guide e soccorso alpino, aggiungendo le collaborazioni di Corpo forestale, Guardia di Finanza, Arpa Veneto, e Aineva. Avanti tutta, quindi, con Montagna Amica che punta all'informazione di base con un pizzico di formazione. A mostrare il già fatto è Ruggero Montesel, coordinatore a livello Veneto-friulano: «Sono stati distribuiti 100mila depliant informativi, sono stati organizzati più di 150 presidi per la divulgazione, tra gazebi, fiere, incontri in rifugio». Su facebook le "pillole di sicurezza", proposte dal 2012, hanno 1800 follower e un traffico importante: una sola pagina sul pericolo valanghe, nel febbraio scorso, ha raggiunto 11.576 visitatori. Altri numeri sono offerti da Montesel: almeno 2000 persone sono state aggiornate in lezioni o incontri di formazione, tra cui 40 docenti di scuole medie e superiori. Da segnalare il disegno comune che si sta costruendo con gli scout: il territorio bellunese, si sa, si presta bene per i loro campi estivi. Ecco che Montagna Amica e Sicura, a maggio, sarà presente al raduno nazionale dei dirigenti scout del Cnge e poi - sempre con lo scopo di rivedere le linee guida sulla sicurezza - dirà la sua al raduno di 30mila giovani scout dell'Agesci che, sottolinea Montesel «prevede 456 campi mobili dal 1 al 6 agosto, di cui una bella fetta in 50 itinerari del Veneto. Un treno, per bene informare, che non va perso».(((dedonad)))