Lago e Cansiglio: fuga degli ospiti infreddoliti

Mercoledì 27 Agosto 2014
Lago e Cansiglio: fuga degli ospiti infreddoliti
Piove. E piove sul bagnato. Soprattutto per quei Comuni che hanno investito nel turismo, attraverso strutture, servizi e iniziative. Con innumerevoli sforzi, anche economici, puntualmente annacquati da un maltempo che non concede tregua. È il caso di Farra d'Alpago, costretta a fare i conti con un'estate talmente balorda, fredda e piovosa, da aver provocato un calo turistico di almeno dieci punti percentuali rispetto al 2013: ciò significa qualche migliaio di visitatori in meno. Un'autentica beffa, se è vero che la nuova spiaggia allestita sulle sponde del lago di Santa Croce e le passeggiate in Cansiglio hanno riscosso unanimi apprezzamenti. Ma è ovvio che i nuvoloni neri e le temperature al di sotto dei 20 gradi tengano lontano qualsiasi amante della natura, di spiagge e bagni al lago. E il sindaco di Farra, Floriano De Pra, non nasconde la sua preoccupazione per le conseguenze di un'estate più che mai autunnale: «Eravamo abituati a ricevere due, tremila persone ogni fine settimana, ma adesso è tutto bloccato. E i risvolti negativi sono molteplici: perché è ovvio che se le spese superano le entrate, è un problema serio». Il pensiero di De Pra va soprattutto a chi vive di turismo. Come gli albergatori e gli esercenti della zona: «Mi sono incontrato con il gestore di un agriturismo, il quale mi ha appena informato di aver ricevuto la disdetta di trenta persone. Trenta turisti che avevano già prenotato e che, di fronte al maltempo, preferiscono rimanere a casa. Stesso discorso per gli stranieri: olandesi, tedeschi, austriaci che vorrebbero cimentarsi nelle attività sportive del territorio rimangono qui un paio di giorni e poi fuggono dalla pioggia». Ma visto che al meteo proprio non si può comandare, è necessario adottare delle contromisure. Ed è a tale proposito che il primo cittadino di Farra d'Alpago chiama prepotentemente in causa il Governo: «Da Roma devono dare dei segnali concreti, offrire possibilità ai Comuni e ai cittadini. Si parla solo di riforma elettorale, ma non è questa la priorità: c'è bisogno di ben altro».

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