La Cisl: bonus di 80 euro anche a pensionati e autonomi

Giovedì 3 Settembre 2015
ROMA - L'idea è quella di estendere il bonus di 80 euro a una platea molto più ampia di quella originaria, che comprenda anche lavoratori autonomi e pensionati senza dover andare però a toccare la prima casa. La proposta di legge di iniziativa popolare arriva dalla Cisl che ha raccolto 500.000 mila firme, portate personalmente a Montecitorio dal segretario generale Annamaria Furlan. Le linee essenziali del progetto prevedono un bonus di 1.000 euro annui per i contribuenti con un reddito individuale inferiore a 40.000 euro (per valori superiori il bonus diminuisce fino ad azzerarsi a 50.000 euro). I costi arrivano quasi a 38 (37,8) miliardi, ma considerando gli effetti fiscali, il costo netto finale arriverebbe secondo il sindacato a 29,3 miliardi. Le risorse necessarie - secondo il segretario Furlan - potrebbero arrivare «dal contrasto all'evasione fiscale e agli interessi e dalle tasse sui grandi patrimoni immobiliari e finanziari».
La Cisl chiede inoltre l'equiparazione della no tax area tra i lavoratori dipendenti e i pensionati e interventi a favore del nucleo familiare, ma soprattutto l'introduzione di un'imposta progressiva sulla grande ricchezza netta escludendo dal computo la prima casa e i titoli di Stato. L'intenzione è infatti quella di tassare «i grandi patrimoni immobiliari in mano ad assicurazioni e finanziarie», altra cosa è invece «la prima casa normale di un lavoratore o pensionato che non deve essere tassata».

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